Che cos'è la riabilitazione funzionale?

Come suggerisce la parola stessa, la Riabilitazione ha il compito di ri – abilitare la persona alle attività che effettuava prima di subire il danno / infortunio. Logicamente esistono moltissime tipologie di “danno” che spaziano dall’ambito neurologico a quello ortopedico, dal mondo della psicologia a quello dell’oncologia. In fisioterapia ci si occupa di una parte di queste affezioni, soprattutto di quelle relative al campo ortopedico e traumatologico, neurologico e respiratorio. Per ognuno di questi ambiti esiste un’ampia gamma di approcci riabilitativi differenti tra loro, sui quali si può discutere ma che sicuramente hanno come fine ultimo quello di garantire il benessere della persona, e il massimo recupero delle capacità perse nel corso della malattia.

Perchè è importante la stabilità funzionale?

La stabilità funzionale è importante perché garantisce un movimento più ergonomico per il nostro corpo, un maggiore sviluppo della forza, un migliore equilibrio del carico e dunque una migliore stabilità. Si trattà infatti di una stabilità “funzionale” che deve essere capace di adattarsi alle varie funzioni e ai diversi movimenti del corpo, altrimenti si sarebbe chiamata stabilità statica o anche rigidità. La stabilità “statica” (il termine è utilizzato da noi a scopo esplicativo) non consente grande possibilità di movimento, ci troviamo in una condizione del genere quando dobbiamo indossare il collare a seguito di un colpo di frusta o altri traumi al collo, oppure quando dobbiamo mettere il busto per contenere il movimento delle vertebre dorsali o lombari a seguito di una loro frattura o per il trattamento delle scoliosi. Con un buon equilibrio tra i muscoli dinamici (che ci fanno effettuare i movimenti ampi) e i muscoli statici (che fanno effettuare solo movimenti a basso range articolare perché sono deputati alla stabilizzazione) è come se avessimo il nostro busto o collare naturale, poiché il movimento è guidato da forze dinamiche e stabilizzatrici che si trovano in equilibrio tra loro. Il più delle volte invece, anche in soggetti (ancora) asintomatici, tale equilibrio di forza va perdendosi e questo è uno degli elementi alla base delle disfunzioni di movimento che si palesano nelle diverse patologie come: l’infiammazione del sopraspinoso, ernia discale L5-S1, anterolistesi C5-C6 e così via. La stabilità funzionale è vista da molti come approccio per la cura delle patologie ma è importante anche per la diminuzione di fattori di rischio per lo sviluppo di condizioni degenerative come l'artrosi, per limitare le condizioni dolorose alla schiena e per mantenere un buono stato di salute. Ad oggi in Italia, i percorsi terapeutici finalizzati a prevenire disturbi alla colonna non sono molto praticati, e non ci riferiamo esclusivamente alle persone comuni che non si recano nei centri di fisioterapia a tale scopo, ma anche agli stessi fisioterapisti e ai Centri in cui essi lavorano. È evidente a tutti ormai che la vera cura è la prevenzione, ossia mettere in atto tutte quelle misure in modo che la patologia non si verifichi affatto, il che comporta un importante riduzione non solo degli ammalati ma anche dei costi per la sanità pubblica, che ad oggi hanno raggiunto dei volumi notevoli. La stabilità funzionale dunque si raggiunge mediante lo sviluppo automatico e coordinato dell'attivazione delle strutture muscolari, quelle della colonna sono conosciute anche "core".

Call Now Button
Scrivici per maggiori informazioni
Invia su WhatsApp